Il “caso” Magneti Marelli ultimo della serie: i marchi di eccellenza italiani non sono quasi mai di proprietà italiana. Il Made in Italy esiste ancora?
Il Made in Italy è un fenomeno globale, e questo è indiscutibile al di là di qualsiasi campanilismo; ma il recente caso di Magneti Marelli, ceduta dal gruppo Fiat Chrisler alla giapponese Calsonic Kansei, ha riaperto una vecchia e dolente ferita. Davanti a operazioni come questa infatti, è spontaneo chiedersi quanti fra i marchi italiani più prestigiosi siano ancora davvero in mano ad aziende italiane.
Made in Italy? Marchi italiani? Una situazione complessa
Sfortunatamente, le cose non sono nemmeno così semplici. Prendiamo per esempio il caso di Fiat. Secondo la pagina di Wikipedia infatti l’azienda è italo-statunitense di diritto olandese. Ma non basta: la sede legale è ad Amsterdam, mentre il domicilio fiscale è a Londra. Se vogliamo essere rigidamente tecnici (e per amore di provocazione) quindi, Magneti Marelli è passata da un’azienda olandese a una giapponese. Ma è innegabile che nel mondo reale FCA sia un’azienda dall’anima profondamente italiana.
Sostanzialmente, oggi, l’acquisizione di marchi italiani da parte di aziende estere si deve a due ragioni, entrambe di eccellenza. La prima, legata soprattutto al mondo manifatturiero e delle attività produttive, è legata alla qualità ed eccellenza dei prodotti costruiti sul territorio italiano. Questo tipo di acquisizioni estere spesso sono tutt’altro che dannose. Nel caso di specie, per esempio, Calsonic Kansei ha già annunciato che la produzione rimarrà in Italia. E visto che spesso le aziende subentranti hanno buoni capitali e uno spirito più “fresco”, questo può addirittura significare un aumento del fatturato e dei posti di lavoro.
La moda è uno dei settori osservati con più interesse
Diversa è la situazione in altri settori, per esempio nelle marche di moda, in cui spesso l’acquisizione da parte di capitali stranieri equivale a un mero acquisto del marchio, da utilizzare in altre linee produttive. Certo, i prodotti realizzati fuori dal territorio nazionale perdono il diritto di fregiarsi del marchio di qualità Made in Italy (il disciplinare è leggibile sul sito ufficiale). Ma alcune marche hanno una tale forza e un tipo di pubblico tale, che probabilmente in pochi si prendono il disturbo di guardare la nazione da cui proviene realmente il prodotto.
Senza contare il problema della delocalizzazione. In alcuni casi per gli investitori esteri “svuotare” un’azienda italiana è molto semplice, anzi. Se la produzione avveniva già all’estero, evitare di avere una sede in Italia costituisce un vantaggio logistico.
Marchi italiani? Districarsi è impegnativo
Il mondo delle grandi aziende è complicato, e spesso per orientarsi è necessario fare qualche ricerca, per capire chi controlla chi attraverso cosa. Non siamo a livello di film di spionaggio di serie B, ma a volte è necessario aguzzare la vista. Senza contare che spesso i grandi gruppi di investimenti fanno manovre poco comprensibili ai comuni mortali.
Prendiamo per esempio il caso di Bertolli: il marchio è posseduto da ben Due gruppi internazionali, Unilever e Deoleo. Nel 2008 infatti Unilever ha ceduto al gruppo spagnolo e lo storico stabilimento di Inveruno al gruppo spagnolo, conservando però tutti i prodotti marchiati Bertolli diversi dall’olio.
Altri due esempi: Ducati, celebre marca di motociclette, è di proprietà di Lamborghini. La quale però a sua volta fa parte del Gruppo Audi dal 1998. L’azienda Merloni Elettrodomestici è diventata Indesit Company, che ha sede a Fabriano ma fa parte del Gruppo Whirpool, statunitense.
Le Marche di moda italiane controllate dall’estero
Se la situazione è già abbastanza complicata nei settori produttivi, il mondo della moda le cose sono ancora più complesse. I brand italiani infatti fanno gola a tutti i più grandi fondi di investimento, come ha dimostrato il passaggio di mano di Versace per due miliardi di dollari avvenuto di recente. Fra i marchi di proprietà di capitali o aziende estere ricordiamo per esempio Bulgari e Fendi, di proprietà del gruppo LVMH, Gucci della francese Kering, Krizia, in mano al gruppo cinese Marisfrolg Fashion Co. Ltd e Valentino che fa capo al gruppo Mayhoola for Investments Spc del Qatar.
Il cibo italiano? è quasi tutto francese o spagnolo
Senza entrare nei dettagli (basta consultare la tabella riassuntiva in fondo all’articolo), i gruppi Lactalis, Campofrio e Deoleo possiedono numerosi marchi di cibo italiani, fra cui per esempio Galbani, Fiorucci e Carapelli.
Fra gli altri Stati che hanno una grande presenza fra i marchi italiani non dimentichiamo Germania, Giappone e Stati Uniti. Ma non mancano Svizzera, Thailandia, Cina, Turchia, India e Corea del Sud.
I principali marchi italiani di proprietà straniera
Ecco una breve tabella riassuntiva, aggiornata a ottobre 2018 secondo i dati disponibili online:
Marchio | Proprietario | Nazionalità |
Acqua di Parma | LVMH | Francia |
Algida | Unilever | Inghilterra |
Ansaldo Breda | Hitachi | Giappone |
Ansaldo STS | Hitachi | Giappone |
Benelli | Qianjiang Group Co. Ltd | Cina |
Bertolli | Unilever / Deoleo | Inghilterra / Spagna |
Birra Peroni | Asahi Breweries | Giappone |
Bnl | BNP Paribas | Francia |
Bottega veneta | Kering | Francia |
Brioni | Kering | Francia |
Buitoni | Nestle via Newlat | Svizzera |
Bulgari | LVMH | Francia |
Cademartori | Lactalis | Francia |
Carapelli | Deoleo | Spagna |
Cariparma | Crédit Agricole | Francia |
Coccinelle | E-Land Europe | Corea del Sud |
Compagnia Italiana Forme Acciaio SPA | Zoomlion Heavy Industry Science and Technology Co., Ltd. | Cina |
Conbilel | Oaktree Capital Management | Stati Uniti |
Cova | LVMH | Francia |
De Tomaso | Ideal Team Ventures Limited | Cina |
Dietor | Katjes International Gmbh | Germania |
Dietorelle | Katjes International Gmbh | Germania |
Dodo | Kering | Francia |
Ducati | Audi (via Lamborghini Automobili) | Germania |
Edison | Électricité de France | Francia |
Energie | Crescent HydePark (via Miss Sixty) | Cina, Singapore (panasiatica) |
Eridania | Cristal Union | Francia |
Fendi | LVMH | Francia |
Ferretti | Weichai Power | Cina |
Fiat Ferroviaria | Allstorm | Francia |
Fiorucci | Janie e Stephen Schaffer (privati) | Inghilterra |
Galatine | Katjes International Gmbh | Germania |
Galbani | Lactalis | Francia |
Gelati Motta | Froneri International | Inghilterra |
Gianfranco Ferré (marchio) | Paris Group International LLC | Emirati Arabi |
Grom | Unilever | Inghilterra |
Gruppo Gancia | Russian Standard | Russia |
Gucci | Kering | Francia |
Indesit | Whirpool | Stati Uniti |
Invernizzi | Lactalis | Francia |
Italcementi | HeidelbergCement | Germania |
Krizia | Marisfrolg Fashion Co. Ltd | Cina |
La Perla | Sapinda (Lars Windhorst) | Germania |
La Rinascente | Central Group | Thailandia |
Lamborghini | Audi | Germania |
Lanificio Cerruti | Njord Partners | Inghilterra |
Locatelli | Lactalis | Francia |
Loro Piana | LVMH | Francia |
Lumberjack | Ziylan | Turchia |
Magneti Marelli | Calsonic Kansei | Giappone |
Mandarina Duck | E-Land Europe | Corea del Sud |
Merloni | Whirpool (via Indesit) | Stati Uniti |
Mila Schon | Itochu Corporation | Giappone |
Miss Sixty | Crescent HydePark | Cina, Singapore (panasiatica) |
Nastro Azzurro | Asahi Breweries (Gruppo Peroni) | Giappone |
Nocrineria Fiorucci | Campofrio Food Group | Spagna |
Parmalat | Lactalis | Francia |
Perugina | Nestlè | Svizzera |
Pininfarina | Mahindra Group | India |
Pirelli | Marco Polo International Holding Italy S.p.A. | Cina |
Poltrona Frau | Haworth Inc. | Stati Uniti |
Pomellato | Kering | Francia |
Pucci | LVMH | Francia |
Richard Ginori | Kering (via Gucci) | Francia |
Safilo | Hal Investments | Olanda |
Saila | Katjes International Gmbh | Germania |
Saiwa | Mondelēz International | Stati Uniti |
San Pellegrino | Nestlè | Svizzera |
Sasso | Deoleo | Spagna |
Sergio Tacchini | Hembly International Holdings | Cina |
Sperlari | Katjes International Gmbh | Germania |
Splendid | Jacobs Douwe Egberts | Olanda |
Star | GBfoods | Spagna |
Telecom Italia | Elliott Management Corporation | Stati Uniti |
Valentino | Mayhoola for Investments Spc | Qatar |
Valle degli Orti | Frosta | Germania |
Versace | Capri Holdings | Stati Uniti |
Wind | VEON Ltd. / CK Hutchison Holdings Limited | Bermuda (Regno Unito) / Isole Cayman (Cina) |